25 giugno 2007
Corte all'Olmo
(Corte all'Olmo - foto di L.A.)
Leggo che i frutti dell'olmo restano poco tempo sull'albero, poi il vento li porta via e germogliano lontano. E così quelle poche bellissime ore di sabato, frutti che tengo nel cuore, germoglieranno altrove. Shakespeare faceva dire a Romeo che "non esiste mondo fuori dalle mura di Verona". Ma vorrei permettermi di contraddire il Bardo. Non il vento, ma un treno, raramente così veloce, mi ha riportato alla vita di tutti i giorni. E certamente la vita quotidiana cercherà di riprendersi pian piano quei frutti e quel senso di pace interiore, restituendo in cambio il solito nervoso e rumoroso correre da una parte all'altra della città. Ma mentre corriamo, dov'è la nostra anima? è rimasta silenziosa ad aspettarci all'ombra dell'olmo? o sta volando?
Queste piccole sensazioni, queste tante piccole idee sono in viaggio. Qualcuna cade, qualcuna l'appuntiamo su un foglio, come sassolini a segnare questo cammino imperfetto, per non perderci, per cercare di capire chi siamo. E qualcuna arriva. Qualcuna s'incontra. Un'altra nasce, da un'altra parte. Fuori dalle mura delle nostre abitudini, al di là delle convinzioni e dei pregiudizi.
Un punto perfetto.
Un posto dove stare seduti ad ascoltare e una partenza.
Questo è la Corte all'Olmo.
Pubblicato da
luca
alle
3:20 PM
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26 aprile 2007
Jazz è improvvisazione
Si può ancora fare del dixie. Si può ancora commuovere. Si può ancora parlare del passato con la maturità del presente e del futuro con l'innocenza dei sognatori.
Pubblicato da
luca
alle
10:30 AM
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